con farina di forza W 350 P/L 0,55.
Il Panettone è uno di quei prodotti che esaltano il Lievito Madre Naturale, soltanto con questo lievito è infatti possibile ottenere ottimi risultati, il procedimento e la lavorazione sono abbastanza laboriosi e richiedono molto tempo ma alla fine il risultato ripagherà di tutto l'impegno richiesto. Questa variante, rispetto al classico Panettone, per chi non ama la scorza di frutta candita.
Impasto n.1) :
Emulsione aromatica:
Impasto n.2) :
* Nota: Se avete il li.co.li, lievito madre liquido al 100%, potete sostituire i 65g di PM con 45g di licoli aggiungendo anche 25g di farina al totale che diventano 255g.Nei grandi lievitati i risultati migliori si ottengono usando soltanto pasta madre solida, non mi riferisco all'aspetto estetico ma per gusto, proprietà organolettiche e conservabilità.
Preparazione e raccomandazioni:
Il giorno prima, la sera, togliere dal frigorifero il lievito Madre naturale e dopo un paio d'ore procedere con un rinfresco. La quantità di Lievito che serve resterà fuori, a temperatura ambiente, tutta la notte, il rimanente tornerà in frigo.
Il giorno seguente si dovranno fare una serie di rinfreschi per portare il lievito naturale al massimo della sua forza, condizione indispensabile per i grandi lievitati. Una possibile tabellina di marcia potrebbe essere questa su questo link
Alle ore 20...21, dopo 4 ore dall' ultimo rinfresco, con il Lievito Madre più che raddoppiato, si procede con il primo impasto. Nella lista sopra ho elencato gli ingredienti nella stessa sequenza con la quale andranno incorporati.
L'emulsione aromatica la si prepara la sera del primo impasto, così da amalgamare al meglio i vari sapori che serviranno il giorno dopo nel secondo impasto. Lasciare macerare in un piccolo contenitore: le scorze grattugiate di mezza arancia e di mezzo limone (non trattati), 15 g. di miele di acacia e la polpa di un quarto di baccello di vaniglia. Coprite con pellicola per alimenti e lasciatelo a temperatura ambiente fino al momento di utilizzarlo.
L'uvetta va pesata dopo averla lavata abbondantemente in acqua calda e lasciata 30 minuti in ammollo in acqua tiepida, quindi scolata ed asciugata bene con carta assorbente da cucina.
Non usate gli impasti se non hanno triplicato di volume il primo e raggiunto il bordo il secondo, per essere certi che questo avvenga serve un ambiente che possa garantire una temperatura ottimale di 25... 30°C, un forno spento con luce accesa potrebbe bastare, uso il condizionale perchè personalmente non adopero il forno spento ma una cella di lievitazione fai da te che mi sono autocostruito. Se non avete la temperatura giusta dovrete aspettare più tempo di quanto previsto in ricetta per ottenere le giuste lievitazioni.
Voglio aggiungere dei consigli perchè di sicuro sbagliare un grande lievitato è molto frustrante, visti impegno e risorse che sono necessari alla sua realizzazione. Li trovate raccolti in un decalogo su questo link: Consigli e raccomandazioni per fare un grande lievitato.
Procedimento:
Impasto 1) Nel cestello dell'impastatrice il lievito madre a pezzi, l'acqua e la farina setacciata, impastare fino a formare una certa consistenza (15 minuti). Aggiungere lo zucchero, poco per volta fino al completo assorbimento, il sale, ed una volta assorbito, il burro morbido a pomata ed i tuorli d'uovo alternandoli in più riprese. Soltanto dopo che l'impasto avrà assorbito la dose precedente di burro o uova si passerà alla dose successiva. Impastare bene fino al completo assorbimento ottenendo una pasta liscia ed incordata.
Riporre l'impasto in un contenitore e chiuderlo, va bene anche con la pellicola per alimenti. Lasciare lievitare per 10...12 ore, ad una temperatura ottimale di 25...26°C e comunque fino a quando non avrà triplicato il suo volume iniziale. (questo tempo varia a seconda della temperatura e potrebbe arrivare anche a 16 ore).
Non abbiate fretta, se questo primo impasto non triplica il suo volume comprometterà la buona riuscita di tutta la ricetta. Usate un contenitore trasparente con pareti perpendicolari e fategli un segno del livello iniziale in modo da verificare poi facilmente l'aumento di volume. Ricordatevi che non ci vuole fretta.
Impasto 2) Nel cestello della planetaria tutto l'impasto 1) e la farina, impastate per 15 minuti, poi il malto d'orzo, e poco per volta lo zucchero; una volta assorbiti si aggiunge una parte dei tuorli (metà), procedete a piccole dosi ed aspettate che il tutto venga assorbito. Poi il sale e l'emulsione aromatica, lavorare bene fino ad ottenere una pasta liscia, quindi i rimanenti tuorli (metà) ed il burro molto morbido, a pomata, sempre a piccole dosi ed aspettando che il tutto sia assorbito bene dall'impasto. Si conclude con la piccola dose di burro fuso (a bagno maria) ed una volta assorbito, scendere alla velocità minima ed aggiungere poco per volta prima le noci e poi l'uvetta.
Togliere il tutto dall'impastatrice e mettere in un contenitore lasciandolo riposare per 30 minuti, trascorsi i quali formare la pagnottella e lasciare puntare per 35...40 minuti ad una temperatura di 28° Adesso su un piano di lavoro impermeabile, leggermente unto da un velo di burro, e con le mani unte si procede alla pirlatura e relativo inserimento nello stampo coprendolo con pellicola.
Lasciare lievitare per 6...7 ore, ad una temperatura ottimale di 28...30°C e comunque non meno del tempo necessario per raggiungere il bordo dello stampo. Nota: la regola vuole che nello stampo per panettone ci venga messa una quantità di impasto leggermente superiore a quella prevista dallo stampo usato, il 10% in più La ricetta tiene già conto di questo ed anzi considera anche eventuali piccole perdite dei vari ingredienti durante tutta la lavorazione.
Ad impasto lievitato accendere il forno e nel frattempo scopritelo dalla pellicola in modo che possa prendere aria e formare una leggera pelle in superficie. Questa pelle andrà incisa a croce con una lama affilata e nell'incrocio dei tagli depositate una noce di burro. I più esperti potranno sollevare i 4 lembi formati dal taglio (scarpare) e depositare 4 piccole noci di burro, una per ogni lembo, per poi ricoprirle richiudendo i lembi stessi. A questo punto se il forno è caldo siamo pronti per infornare.(PS: se non ve la sentite di sollevare i lembi, andrà bene anche il solo taglio a croce con la noce di burro al centro.)
Cottura:
Cuocere in forno statico già caldo a 170° C per 50...55 minuti o in base alla pezzatura.
(Attenzione: tempi e temperature indicative, ognuno conosce il proprio forno, direi di tenere controllato tutto il processo di cottura per evitare sorprese, soltanto dopo averlo cotto almeno un paio di volte si potrà contare su tempi e temperature certe per quel forno e questa ricetta.)
Nel caso in cui si rendesse necessario proteggerlo da bruciature sulla superficie superiore, è possibile mettere un foglio di alluminio per alimenti, in questo caso non aprite il forno prima che siano trascorsi almeno 35 minuti di cottura. Non c'è modo di verificare il fine cottura se non con un termometro a sonda infilzato nel cuore, risulta essere cotto quando al suo interno si misurano 94°C.
Una volta cotto lo si infilza con appositi ferri, alla meno peggio vanno bene anche quelli per fare la maglia, e lo si lascia a raffreddare capovolto per 10 ore.
Si gusta al meglio il giorno dopo, e meglio ancora dopo alcuni giorni, sempre che riusciate a resistere.
Per una più lunga conservazione chiudere il panettone in uno di quei sacchetti alimentari o cellophane per alimenti, ma prima di chiudere spruzzate un poco di alcool etilico per alimenti che eviterà eventuali muffe dovute all'umidità del prodotto. Personalmente non sono mai andato oltre i 15 giorni per i quali non serve mettere nulla, ma con la spruzzata di alcool si arriva ad una conservabilità di ben 30/ 40 giorni.
Buon Panettone e Buon Natale...
(le piccole immagini nel procedimento si possono ingrandire facendo click sopra l'immagine stessa)
Questa pagina è stata visitata: 17.898 volte